L’AI e la nuova era della creatività umana

29 maggio 2024
AI
Luigi Pisani
Luigi
Pisani

Analytics Practice Manager

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Prima di addentrarci nel magico mondo dell’AI, è corretto fare una premessa, ricordando che l’AI non è qualcosa di realmente nuovo, ma in realtà esiste in varie forme da oltre 50 anni e noi in Kantar lo sappiamo bene, essendo un asset che ci accompagna ormai da molto tempo per poter offrire ai nostri clienti insight validati e actionable in tempi veramente sfidanti analizzando un’elevata mole di dati.

Quindi a meno che non siate stati in un ritiro meditativo e non vi siete neanche resi conto che c'è stata una pandemia globale, sapete che ChatGPT, Gemini (ex Bard) e tutti i loro cugini sono oggi al centro dell'attenzione, catturando l'interesse globale in un modo che le tecnologie precedenti non avevano mai fatto prima, come ci ricorda il nostro caro Bill Gates.

Difatti oggi le organizzazioni e i marketer di tutto il mondo si stanno affrettando a creare roadmap e strategie basate su AI per mantenere il nuovo ritmo del progresso. Ma prima di addentrarci in alcune delle possibili applicazioni di questa tecnologia rivoluzionaria, facciamo un leggero passo indietro. Qual‘è la differenza tra AI e Generative AI (Gen AI)?

Nel modo più semplice possibile, l’AI tradizionale può analizzare i dati e dirti cosa vede, ma la Gen AI è in grado di utilizzare gli stessi dati per creare contenuti originali e quindi qualcosa di potenzialmente nuovo ed è su questo che la maggior parte delle aziende innovative sta investendo o investirà maggiormente.

Tuttavia, quello che le aziende all’avanguardia sanno sull’integrazione dell’AI all’interno delle proprie strategie di business, è che expertise e dati sono importanti tanto quanto la tecnologia applicata.

L’AI è necessaria per ottenere precisione e scalabilità nella personalizzazione, può analizzare e utilizzare enormi volumi di dati, es: i dati dei singoli clienti e personalizzarne la customer journey in ogni touch point. Ma l’AI rappresenta probabilmente solo il 10% della formula segreta, il restante 90% risiede nella combinazione di dati, sperimentazione ed expertise che attivano e informano costantemente la macchina. L'obiettivo è la personalizzazione; è ciò che costituisce la forza strategica di un'azienda, la tecnologia è semplicemente lo strumento per raggiungerlo.

L’Al non inventa, ma si limita a prevedere sulla base di modelli passati e mentre gli esseri umani inventano, l'AI impara cosa funziona, per chi, quando e come.

Senza dubbio, come la storia ci insegna, per ogni cambiamento innovativo ci saranno sempre delle resistenze. I processi di innovazione dovranno cambiare e probabilmente le persone che rimarranno ancorate al vecchio modo di fare le cose, specialmente quelle preoccupate di diventare obsolete, faticheranno maggiormente nella transizione.

Ma, considerando gli innumerevoli vantaggi e opportunità nell’aumentare drasticamente le possibili innovazioni, grazie alle idee provenienti sia dall’interno sia dall’esterno delle organizzazioni, possiamo affermare che questo è un viaggio che sicuramente varrà la pena intraprendere.

Gli esseri umani hanno una creatività illimitata, ma allora come può una tecnologia così rivoluzionaria migliorare, anziché sostituire, la nostra capacità di immaginazione?

La sfida di comunicare i propri concetti in forma scritta o visiva impedisce a un gran numero di persone di contribuire con nuove idee: la Gen AI può rimuovere questo ostacolo, offrendo l’opportunità di aumentare la creatività umana democratizzando le idee innovative. Quindi, il più grande potenziale dell’AI non è sostituire gli esseri umani ma assisterli nei loro sforzi individuali e collettivi per creare soluzioni finora inimmaginabili, dimostrando di poter aiutare le organizzazioni a superare le sfide più velocemente di prima, supportando creatività e generazione di nuove idee, migliorandone la qualità in diversi modi come ad esempio:

  • PROMOTE DIVERGENT THINKING
    L’AI può supportare il pensiero divergente creando associazioni tra concetti remoti e producendo idee tratte da essi.
  • CHALLENGE EXPERTISE BIAS
    Durante lo sviluppo di un nuovo prodotto, la creazione di un classico design creato dalla Gen AI può ispirare i designer a pensare oltre i loro preconcetti su ciò che è possibile o desiderabile in un prodotto.
  • IDEA EVALUATION & REFINEMENT
    La Gen AI può aiutare i processi di innovazione, aumentando la specificità delle idee, valutandole costantemente e talvolta combinandole per produrne di molto più forti.
  • FACILITATE COLLABORATION
    Quando si sviluppano idee o nuovi prodotti, la Gen AI può facilitare la collaborazione tra i designer e gli utenti finali. In altre parole, la tecnologia rende la co-creazione di nuove offerte molto più semplice e meno costosa.

Ovviamente, sappiamo anche che l’adozione della Gen AI può riscontrare delle barriere per le organizzazioni su la provenienza, validità e sicurezza dei dati, la proprietà intellettuale dei contenuti generati dall’AI, la raccolta, l’elaborazione di testi, immagini, video conformi alle normative sulla protezione dei dati e privacy come il GDPR. L’alta qualità dei dati e la proprietà intellettuale ed expertise rimangono quindi fondamentali e per poter essere uno strumento prezioso per la comprensione dei consumatori.

La Gen AI oggi è un complemento, non un sostituto dell’esperienza umana: i modelli di AI sono immensamente potenti se fusi con i giusti input, competenze e inquadrati in corrette e validate strutture di governance, per garantire sempre qualità e accuratezza. 

Infine, il change management sarà critico per poter usufruire dei benefici e dei vantaggi dell’AI, perché non sarà solo una questione di matematica avanzata o algoritmi accurati. Ma le organizzazioni dovranno prepararsi a un rapido cambiamento che includerà potenzialmente l’adeguamento dei modelli operativi e la mitigazione dei rischi legati all'imprecisione, alla sicurezza e alla conformità sulle normative privacy.

Pubblicato integralmente su MarkUp 2024.

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